Io sono stato iscritto per sei anni al partito radicale e ne sono uscito perchè non sopportavo e non sopporto le strumentalizzazioni di Marco Pannella.
A suo tempo ha fatto lo sciopero della fame per l’istituzione dell’alto commissariato per la fame nel mondo con cui poi abbiamo finanziato mafie, traffici di armi e rifiuti nocivi, come avevano scoperto il giudice Palermo, Rostagno e la Alpi, tutti messi a tacere.
Pannella ha urlato allo scandalo quando è stata negata l’autorizzazione a procedere contro Craxi, ma in realtà lui, con i leghisti, ha votato contro.
Il sovrafffollamento delle carceri è un problema vero che si può risolvere aprendo le 38 (trentotto ! !) carceri inutilizzate e smettendo di chiudere quelle che davvero isolavano i mafiosi: L’Asinara e Pianosa.
Inoltre, razionalizzando -come scrive Maurizio- la legislazione sulle droghe, molti attuali carcerati tornerebbero liberi, con vantaggio per la giustizia, per la dignità umana e per l’erario.
Invece i detenuti vengono compressi in pochi carceri insufficienti al solo scopo di permettere a Pannella, al papa e altri ipergarantisti di urlare allo scandalo e di ottenere così amnistie e indulti per mafiosi, corrotti e corruttori.
E’ un film già visto con lo sciagurato indulto del governo Prodi, che ha mandato in prescrizione i processi ai nostri notabili supercorrotti.
GeriSteve